tassazione su oro fisico da investimento

Tassazione dell’Oro: Cosa Cambia dal 2024

Introduzione

La recente modifica normativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 ha significativamente influenzato la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di metalli preziosi, compreso l’oro. Ecco un’analisi dettagliata e le necessarie correzioni per garantire precisione e completezza.

Novità Normative

Da gennaio 2024, la Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) ha introdotto importanti cambiamenti nella tassazione delle plusvalenze realizzate dalle cessioni di metalli preziosi da investimento.

Oggetto della Tassazione

  • La tassazione riguarda i metalli preziosi non lavorati, come lingotti, granuli, e monete in metallo prezioso (oro, argento, platino e palladio), escludendo gli oggetti di oreficeria usata (ad esempio, anelli, bracciali).

Calcolo della Plusvalenza

Prima del 31 Dicembre 2023:

  • In assenza di documentazione del costo di acquisto, la plusvalenza veniva calcolata sul 25% del corrispettivo di vendita, applicando un’aliquota del 26%. Ciò risultava in una tassazione effettiva del 6,5% sulla plusvalenza.

Dal 1 Gennaio 2024:

  • In assenza di documentazione del costo di acquisto, la plusvalenza viene calcolata sull’intero corrispettivo di vendita. L’imposta sostitutiva del 26% viene applicata su questo importo, rendendo la tassazione significativamente più onerosa.

Esempio Pratico

  • Scenario 1 – Vendita con Documentazione:
    • Se si vende un lingotto d’oro acquistato a €1.000 e venduto a €1.200, la plusvalenza è di €200. L’imposta sostitutiva del 26% si applica sulla plusvalenza, risultando in €52 (€200 x 0,26).
  • Scenario 2 – Vendita senza Documentazione:
    • Se si vende lo stesso lingotto d’oro a €1.200 senza documentazione di acquisto, la plusvalenza viene calcolata sull’intero corrispettivo di vendita. L’imposta sostitutiva del 26% si applica su €1.200, risultando in €312 (€1.200 x 0,26).

Impatti e Critiche

  • La nuova normativa è stata criticata dall’Associazione Antico e altri operatori del settore, poiché potrebbe disincentivare gli investimenti in oro e penalizzare il mercato. La mancanza di documentazione, spesso dovuta ad acquisti datati, potrebbe portare a un aggravio fiscale eccessivo e a possibili pratiche elusive.

Successione e Documentazione

  • In caso di possesso di metalli preziosi da investimento provenienti da eredità o donazioni, un atto notarile che attesti il prezzo di acquisto o il valore di trasferimento può essere considerato valida documentazione per il calcolo della plusvalenza. Questo documento è essenziale per evitare la tassazione sull’intero corrispettivo di vendita.

Conclusione

La nuova normativa sulla tassazione delle plusvalenze dei metalli preziosi è più onerosa e richiede una maggiore attenzione nella conservazione della documentazione di acquisto. La mancanza di tale documentazione può portare a una tassazione significativamente più alta, sottolineando l’importanza di acquistare da operatori professionali autorizzati che rilasciano idonea documentazione.

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